Il fenomeno Pokémon e i record da capogiro

Il gioco di carte collezionabili Pokémon nasce come ispirazione alla serie di omonimi videogiochi, a loro volta introdotti per via del successo del cartone animato che tutti, adulti e piccini, conosciamo perfettamente. La prima volta che il gioco vide la luce fu nell’ottobre 1996 in Giappone, per arrivare dall’altra parte del globo con un successo planetario nel 1998.

Cos’è realmente Pokémon TCG

Il gioco di carte collezionabili dei Pokémon, prodotto dalla medesima società di un altro grande successo globale, Magic: The Gathering, è poi passato in mano a Nintendo e a Pokémon USA che, grazie a questa ottima intuizione, hanno scalato la vetta del successo con uno dei prodotti più riusciti della storia dei TGC. Oggi le carte da gioco sono disponibili in oltre 10 lingue. I record, tuttavia, non finiscono qui. Difatti nei 12 mesi intercorsi tra marzo 2021 e marzo 2022 l’azienda, nota come The Pokémon Company, ha vantato una produzione di quasi dieci miliardi di carte. A conti fatti, quindi, sin dalle prime uscite, il gioco di carte dei Pokémon avrebbe prodotto qualcosa come 45 miliardi di carte in tutto il mondo.

I record di Pokémon TCG

Questa cifra è pazzesca. Dopotutto il gioco è conosciuto in ben 77 Paesi del pianeta e non smette di creare occasioni ed eventi per gli appassionati. L’aspetto più curioso, forse, è quello delle aste e del mercato che riguarda il collezionismo. A differenza di altri giochi di carte collezionabili, infatti, Pokémon ha suscitato maggior interesse per la collezione in sé rispetto alle meccaniche delle sfide e dei duelli. In altre parole ciò che ha favorito maggiormente la diffusione di questo fenomeno su scala globale è stata la passione per il collezionismo sfrenato.

Questo ha raggiunto cifre da capogiro se pensiamo che, a conti fatti, le carte più rare del mondo possono valere diversi milioni di dollari. Per esempio, secondo quanto riportato nel Guinness World Record Book, la carta più preziosa in assoluto ad oggi venduta nell’ambito di una trattativa privata, varrebbe poco più di quattro milioni di euro. Stiamo parlando di Pikachu Illustrator, grado 10 della PSA.

Per chi non lo sapesse il grado PSA è quello autenticato dall’apposito ente che si occupa di certificare il valore di pezzi e materiali da collezione. La classifica attribuisce un voto da 1 a 10, motivo per cui la carta Pokémon appena menzionata, di fatto, avrebbe un valore inestimabile.

Il fenomeno globale per adulti e bambini

Per chi gioca da anni in questo settore il successo dei Pokémon potrebbe risultare ormai qualcosa di scontato. Eppure continua a sorprendere come, a distanza di molti anni, tale gioco continui ad avere un impatto così forte sull’intera società globale. Oramai il TCG dei Pokémon è molto più che un gioco ma un vero e proprio fenomeno culturale, al pari di altri grandi miti come quello di Harry Potter, per esempio. Raduni, tornei ed eventi tematici sono all’ordine del giorno e hanno valicato da anni, ormai, il confine infantile al quale il gioco era inizialmente designato. Il collezionismo di queste carte, infatti, interessa imprenditori milionari di ogni parte del mondo e ha catturato l’attenzione anche del pubblico adulto che, oltre a cercare carte rare per sbarcare il lunario continua attivamente a giocare, scrivere contenuti e divulgare approfondimenti di settore. Dopotutto parliamo di un giro d’affari che non ha visto crisi neanche durante la pandemia. Tra gli ultimi dati riportati, infatti, il numero di carte prodotte durante gli esordi del Covid si è aggirato sui  34 miliardi. Questo, in conclusione, sarebbe il segno inequivocabile che la Pokémon Company è tutt’ora in attivo e che potrà continuare a contare sui suoi appassionati ancora per molti, moltissimi anni.