I giochi di ruolo esistono praticamente da sempre. Nel passato, magari, erano differenti da quelli che conosciamo oggi ma siamo certi di poter affermare che chiunque stia leggendo, almeno una volta nella vita, abbia immaginato di essere “un’altra persona”. Si tratta di un divertimento che conosciamo sin da bambini e che, nell’accezione moderna, ha assunto il ruolo di vero e proprio trend per appassionati “nerd”.
Etichette e definizioni
Questa definizione, tuttavia, non ci piace perché tende a categorizzare gli appassionati di giochi di ruolo come persone strambe, avvezze a collezionare carte, statuine o fumetti. In realtà questa categoria di giochi, tornata alla ribalta grazie alla serie TV Stranger Things, è più di una mania di nicchia e oggi ti spiegheremo il perché.
Si tratta di giochi per i quali i partecipanti impersonano i ruoli di personaggi di uno scenario fantastico o inventato. La storia, guidata dal narratore, noto come master, si evolve di continuo e assume, mossa dopo mossa, i connotati di un vero e proprio racconto che conduce al raggiungimento dello scopo o dell’obiettivo di vittoria.
Dal Master al racconto
La figura del Master, nello specifico, agisce raccontando i fatti e guidando i giocatori a suon di colpi di scena e improvvisi accadimenti. Si tratta di un gioco che ci permette di tornare bambini e che fa volare con la fantasia anche il più cinico dei partecipanti. Ovviamente la partita avviene dinanzi ad un tavolo di gioco che prosegue lanciando dati, compiendo azioni e restando nei limiti delle regole prescritte dal regolamento.
Esistono tantissimi giochi di ruolo. Tra i più famosi annoveriamo Dungeon&Dragons ma sul mercato ne troverai tantissimi. Qualora fossi intenzionato ad iniziare a giocare ti farà piacere sapere che, secondo gli esperti, questi tipo di attività risulti estremamente benefico per grandi e piccini.
Creatività e immaginazione
Per prima cosa sappi che i giochi di ruolo stimolano la creatività. Creare personaggi, vestirli, dare loro una voce e assegnare dei tratti personali permette di lavorare con il lato del cervello che, da adulti, tendiamo a mettere da parte. Questo modo di giocare, in altre parole, promuove il pensiero creativo e aiuta il cervello ad eseguire tante altre attività con finalità più razionali.
Inoltre il gioco di ruolo sviluppa le capacità di socializzazione e di parlato, nonché quelle dello scritto. In altre parole l’esercizio creativo della mente la stimola e la allena migliorandone le performance, sia nello studio che nel lavoro. Si tratta pur sempre di un’attività ludica divertente, priva di rischi e che è possibile svolgere anche tra persone di età differente. Per questo risulta essere un’idea perfetta per trascorrere i lunghi e noiosi pomeriggi invernali o per offrire ai ragazzi alternative agli intrattenimenti elettronici.
Lettura, socialità e capacità logiche
Infine è risaputo che questo tipo di giochi sia un potente magnete per la lettura. Chi gioca ai giochi di ruolo, in altre parole, tende ad avere una maggior predilezione per i libri da svago. Ci sono tantissimi studi a riguardo che testimoniano come le persone più avvezze alla lettura siano anche quelle che si dilettano con intrattenimento di questo tipo. Infine i giochi di ruolo migliorano le abilità logiche e sociali e consentono ai più giovani di apprendere le norme basilari da rispettare all’interno di contesti in cui agiscono più persone. Pur trattando tematiche che potremmo considerare “horror” o “sanguinolente” questi giochi esulano dalla violenza e, anzi, insegnano ai partecipanti il rispetto degli altri e il superamento dei pregiudizi.