Non c’è alcun dubbio sul fatto che negli anni venturi le tecnologie all’avanguardia, divenendo sempre più sofisticate, apporteranno importanti cambiamenti alla vita dell’uomo, soprattutto in ambito professionale. Lo stesso dicasi per gli strumenti digitali, destinati a rivoluzionare il mercato del lavoro. Con l’Intelligenza Artificiale, poi, numerosi mestieri saranno destinati a sparire o, quanto meno, cambieranno rispetto a come li conosciamo oggi.
Tutti temono la disoccupazione di massa. Ma le cose stanno veramente così?
L'opinione pubblica teme con una certa preoccupazione il problema della disoccupazione di massa, perché oggigiorno i lavori che i robot non sono in grado di fare sono sempre meno: se in passato erano solo i lavori fisici e usuranti quelli che potevano essere agevolmente svolti dai robot, oggi la questione si estende anche su quelli intellettuali. Sui mezzi di comunicazione di massa, infatti, non sono mancati dibattiti e articoli sulla necessità di introdurre uno stipendio minimo garantito. In più occasioni, ad esempio, Amnesty ha messo giustamente in evidenza come sia compito dell'U.E. proteggere i diritti umani.
Quali sono i lavori più a rischio?
Ci si interroga già su quali lavori spariranno definitivamente e in quali settori si registreranno cambiamenti più evidenti. Ecco qual è lo stato attuale delle cose. Si parta dall’idea di fondo che per essere sempre più competitivi su un mercato dinamico con cambiamenti che si susseguono con maggiore frequenza rispetto al passato, sia i professionisti sia le imprese devono necessariamente aggiornarsi. Solo in questo modo, possono evolversi e ottenere prestazioni degne di nota. La formazione in tal senso è imprescindibile, dato che, da un lato, consente di acquisire nuove competenze e, dall'altro, permette di affinare quelle in proprio possesso.
L’Intelligenza Artificiale è un’alleata, non una minaccia
L’Intelligenza Artificiale, di cui si parla con sempre maggiore ricorrenza, deve essere intesa non come una minaccia, ma come una vera e propria alleata nello svolgimento di numerose mansioni lavorative. Frequentare un corso di formazione professionale, come quelli erogati da macformazione.com permette ai partecipanti di beneficiare di skill importanti e immediatamente spendibili sul suo posto di lavoro. Questo permette loro di guadagnare vantaggio competitivo e di affrontare con il giusto piglio sia le sfide del futuro sia gli obiettivi della routine lavorativa. Non a caso, frequentare un corso di formazione professionale su chatgpt va sempre più per la maggiore.
Bastano pochi secondi per aggirare una buona parte dei problemi cognitivi che si presentano quotidianamente a lavoro. Tuttavia, l’Intelligenza Artificiale non sostituisce in alcun modo gli esseri umani, ma ne migliora il potenziale.
Non a caso, sostituirà solo i lavori poco qualificati e le attività ripetitive e meccaniche. L’uomo servirà sempre. Sfruttare ChatGpt in azienda, ad esempio, significa allocare al meglio il personale, consentendogli di esprimere il suo talento creativo e organizzativo in fase di strategia, di pianificazione e di esecuzione, "liberandolo" di fatto dai compiti meno qualificati.
Lavoratori a rischio? Non ce ne sono
Una ricerca condotta dal WEF (World Economic Forum) sottolinea come non è corretto parlare di lavoratori a rischio: certo, le professioni correlate alla tecnologia sono inevitabilmente in rapida crescita. Gli specialisti nel campo dell’Intelligenza Artificiale e in quello del Machine Learning ricopriranno un ruolo cardine in futuro, soprattutto in settori strategici del calibro della business intelligence, della sicurezza di dati e informazioni sensibili e della sostenibilità.
Tutti i lavori che verranno automatizzati saranno di conseguenza quelli più in rapido declino: professioni impiegatizie, compiti di segreteria e attività amministrative sono esempi calzanti a riguardo. O si evolveranno, cambiando drasticamente, oppure si ridurranno.
Conclusioni
Il tempo è oramai scaduto. Tutta una serie di lavori nei prossimi anni appariranno obsoleti per via dell’implementazione di tecnologie sempre più all’avanguardia. Tuttavia, esistono solo lavori a rischio e non lavoratori a rischio. Evolvendosi, aggiornandosi, accettare il cambiamento, adeguandosi alla trasformazione digitale, renderà le nuove sfide meno proibitive.